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lunedì 21 novembre 2011

Il Pakistan censura gli sms osceni


Il Pakistan censura gli sms dei propri cittadini. 

L’Autorità delle comunicazioni di quel paese ha chiesto agli operatori telefonici di applicare, a partire da oggi, una censura preventiva a tutti i brevi messaggi di testo che dovessero contenere “parole a rischio”. Tra queste, si legge sul sito dell’Aduc, “seno”, “mestruazioni”, “lingua” e perfino “Gesù Cristo”. 

Il motivo? Gli sms con queste parole potrebbero essere osceni, pornografici o blasfemi.

Visto che l’sms è una comunicazione tra due persone non è dato capire quale possa essere il rischio di una comunicazione oscena. In verità ogni limitazione alla libertà d’espressione delle persone è da ritenersi inutile in quanto stupida e controproducente soprattutto se messa in relazione alla libertà di pensiero che rappresenta il presupposto della prima.


Al di là di ciò non è chiaro se la censura avverrà automaticamente ogni qual volta nel testo del messaggio apparirà la parola contenuta nella “lista nera” o se essa andrà contestualizzata. Insomma l’osceno sms “Vorrei toccarti il seno” sarà censurabile alla stregua della “blasfema” considerazione “Maria allattava Gesù Cristo al suo seno”?.

Alla base di questa decisione, si legge nella notizia, c’è l’esigenza di arginare lo spam, dopo le lamentele dei consumatori”. 

L’idiozia di questa iniziativa è di per sé evidente anche agli stessi consumatori pakistani che l’avrebbero richiesta, visto che le loro associazioni hanno fortemente contestato questa decisione (fonte Aduc.it)

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