A Lecce, il prossimo 26 febbraio, la locale coalizione di centro-destra terrà delle consultazioni per la scelta del candidato Sindaco in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. Le famose "primarie".
La campagna elettorale è in pieno svolgimento. Uno dei contendenti, Paolo Pagliaro, candidato di Alleanza per Lecce, parlando del commercio in città, tra le altre cose, ha detto: "Licenze, permessi e autorizzazioni saranno il prerequisito per qualsiasi attività".
La campagna elettorale è in pieno svolgimento. Uno dei contendenti, Paolo Pagliaro, candidato di Alleanza per Lecce, parlando del commercio in città, tra le altre cose, ha detto: "Licenze, permessi e autorizzazioni saranno il prerequisito per qualsiasi attività".
Ma di che cosa stiamo parlando? Possibile che chi ambisce a diventare Sindaco di Lecce non sappia che, da qui a breve e per molte attività già d'adesso, i poteri degli enti locali non rappresenteranno più il prerequisito per nulla?
C'è stata un'accelerazione in tal senso.
Proprio in uno dei suoi ultimi atti il Governo Berlusconi, l'area politica di cui il candidato Pagliaro fa parte, sancì che "l'iniziativa e l'attivita' economica privata sono libere ed e' permesso tutto cio' che non e' espressamente vietato dalla legge".
Possibile che la propaganda politica possa spingersi fino a questo punto? E se non fosse propaganda sarebbe possibile non saperlo?
L'antitrust ha chiesto la massima liberalizzazione possibile, specificando che i limiti tutt'ora vigenti, che saranno poi ridotti all'osso, non devono e non dovranno essere utilizzati per distorcere la libera concorrenza.
Insomma: più persone, meno Stato!