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venerdì 16 dicembre 2011

L’immigrazione in Italia secondo l’Ismu


La fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) ha presentato il rapporto 2011 sulle migrazioni. Si tratta del diciassettesimo documento in materia, di cui si è parlato lunedì a Milano presso il centro congressi della fondazione Cariplo. 

I dati più significativi. Non sfugge l’enorme incremento dei flussi migratori verso l’Italia. Nel 2010 gli sbarchi di stranieri sulle nostre coste erano stati 159 per un totale di circa 4.000 persone. La situazione cambia per l’anno in corso. Fino a luglio, dicono dall’Ismu sulla base dei dati del Ministero dell’Interno, sono sbarcati in Italia 51.881 immigrati. 


Un vero e proprio boom su cui, non sfugge, un grosso peso hanno avuto i fatti avvenuti nei paesi del Nord Africa (Libia su tutti). La così detta primavera araba, insomma, ha fatto sentire i suoi effetti anche nel Bel Paese. Un giro d’affari stimato, per difetto, intorno ai 700 milioni di euro. Tutto illecito, naturalmente.

I clandestini sono di meno. Questa, se non altro, è la stima al primo gennaio 2011. A quella data, affermano dalla Fondazione, si suppone che non abbiano un valido titolo di soggiorno 443mila stranieri, 11mila in meno rispetto ai 454mila stimati alla stessa data dell’anno precedente. 

Più crimini contro il patrimonio. La percezione dello straniero come pericolo pubblico è spesso usata come scusa per retrograde e malcelate campagne razziste. Ad ogni modo la tendenza è quella che vede gli stranieri come soggetti più inclini a delitti contro il patrimonio che contro la persona. L’elaborazione dei dati del Ministero dell’Interno fatta dall’Ismu svela che le violenze sessuali in cui sono coinvolti soggetti stranieri sono il 40,3 % delle 4.534 denunciate nel 2010. Il resto vede coinvolti violentatori italiani. Il dato sale al 60 % delle denunce per i furti negli esercizi commerciali (26.683 le denunce presentate lo scorso anno). Si tratta dell’unico dato sopra la soglia del 50 %. Solo il 20 % di denunce per delitti contro la persona, tra i quali vanno ricompresi omicidi colposi e minacce, riguardano stranieri. Dati che, evidentemente, stridono con il cliché del clandestino ubriaco e assassino al volante.

Gli stranieri raddoppieranno entro il 2030. Secondo le stime dell’Ismu, infine, nel 2031 i residenti stranieri saranno 8,5 milioni a fronte degli attuali 4,6 milioni. Razzisti e ultranazionalisti si rassegnino e mettano da parte gli stereotipi e le soperchierie che usano quando sono al potere. A breve sarà sempre più difficile dare un senso compiuto al concetto di nazionalità.

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