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venerdì 2 dicembre 2011

Il popolo è una chiavica


In tanti esprimono costantemente una grande preoccupazione per il popolo. Paura per le sue condizioni economiche, morali e sociali, timore per la sua salute, orrore per i continui scippi di democrazia che subisce.

Quegli stessi che hanno questi assili, però, finiscono per considerare il popolo italiano come una chiavica. Nel senso letterale del termine: una fogna dove scaricare tutto il lerciume che non è scarto di qualcosa ma esso stesso un prodotto. A sua modo un prodotto di qualità. E’ chiavica perché la chiavica non ha diritto di scegliere cosa ricevere. Riceve e basta. Se è gentile dice pure grazie. Per una forma non dovuta e fin troppo generosa di riconoscenza. In questo modo è più facile. Perché in realtà quella preoccupazione per gli altri è solo desiderio di restare al proprio posto.


Così, senza pudore, il popolo è stato chiamato a compiere scelte che con grande arguzia s’è fatte passare per conquiste di partecipazione popolare: la vincitrice di Miss Italia, i vincitori del Grande Fratello, di Amici di Maria De Filippi, dell’Isola dei Famosi, di X Factor ecc. ecc. ecc. Il popolo è apparso contento della concessione. Per i più sofisticati s’è prevista la possibilità di denunciare i soprusi a Striscia la notizia, Le Iene, ecc. Giustizia rapida con annessa gogna mediatica e attimo di notorietà. Un mix irresistibile. L’illusione della democrazia partecipata con il minimo sforzo.

Non si pensi che se ne fa una questione di snobismo culturale. Non s’ignora, infatti, che il popolo è quotidianamente chiamato a dare risposte anche su altri e più alti temi. “Dopo Grecia e Italia anche in Spagna cambio dell'esecutivo. Ma secondo te la crisi è colpa dei governi o della finanza?”. E’ una delle illuminanti domande con cui Skytg24 ammorba il popolo del televoto ogni giorno. Che poi è come chiedere: dopo l’assassino sono stati condannati anche i suoi complici. Secondo te è colpa dei giudici o dei loro avvocati? Domande senza senso cui è possibile solamente scegliere tra una delle insensate risposte indicate. E’ conveniente esprimere il proprio parere su questi fatti. Non comporta grossi sforzi, nemmeno quello di pensare. Generalmente basta solo il costo dell’sms secondo il piano tariffario dell’operatore. Se poi si partecipa ad un sondaggio è gratis o addirittura ci si guadagna! Basta scegliere l’opzione più gradevole. Come per i gusti del gelato. Il popolo sceglie ed è contento. 

Ma non è solamente questo.

Il popolo è una chiavica perché gli si scarica addosso senza sosta una marea di falsità in modo incessante così da non lasciare il tempo di tirar fuori la testa per prendere un po’ d’aria. In rapida rassegna: viviamo in un momento in cui la democrazia è sospesa, siamo sotto l’assedio di una potentissima organizzazione bancario-massonica che vuole rubarci tutto, anche l’anima. Ed ancora: la vita è un bene indisponibile, quindi non fatevi venire strane idee, al concepimento esiste già un bambino e guai a chi lo tocca, vogliono schiavizzare i lavoratori e togliergli ogni diritto. Infine, solo per fermarsi: i privilegi della casta sono inaccettabili ma il popolo italiano non è stupido, il popolo sa scegliere e giudicare. La ruffianata finale conquista sempre tutti.

Il popolo è talmente abituato a ricevere l’indesiderato e l’indesiderabile, che non ha più niente da chiedere perché non ha gli si lascia il tempo di pensare e quindi di capire di che cosa abbia davvero bisogno. E’ così fiero del suo status, il popolo, che non c’è da scandalizzarsi se qualcuno pensa e gli dice: si na’ chiavica! 

Ma che cos’è il popolo? 

Quante persone servono per fare un popolo? Un milione, dieci milioni, centinaia di milioni? Ne bastano poche indistinte, ingenuotte e quindi facilmente manipolabili. Il popolo è una massa confusa di elementi, che non contano per quel che sono ne come parte di quel che sono. Ottundere milioni di menti è molto più facile educarne una. Per questo il popolo è utile. Il popolo non conta. Serve per contare. Per valere qualcosa bisogna essere persone, cioè individui educati, informati, liberi e consapevoli. Sempre più persone e sempre meno popolo. Così la chiavica diventa così piccola che non ci si può buttare dentro più nulla. 

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