L’ennesima squalifica per bestemmie in campo non mancherà ad arrivare.
Questo, almeno, stando a quanto riportato su alcuni media nazionali.
Possibile che nel 2011 sia pensabile squalificare un calciatore perché ha detto una bestemmia? Se quella imprecazione fosse stata detta in un’altra lingua, avrebbe avuto la stessa rilevanza?
L’Aduc, da sempre, si batte contro ogni censura e per la piena ed assoluta libertà d’espressione.
Per questo appresa la notizia ho inteso esprimere la nostra posizione sul fatto.
Squalificare Ibrahimovic per una bestemmia sarebbe sbagliato, ipocrita e comunque inutile.
Sbagliato perché censurare la libertà d’espressione è sempre un atto illiberale. Noi non siamo avvezzi al turpiloquio ma ciò non toglie che il buon senso e l’educazione debbano essere patrimonio della singola persona e che la loro mancanza non possa trovare sanzione dall’alto. A maggior ragione in ambito religioso.
Ipocrita perché se un giocatore dicesse “porco Zio” nessuno potrebbe dire nulla ma il senso sarebbe identico. A meno che non si voglia punire anche la bestemmie dissimulata.
Inutile perché se lo scopo è evitare l’offesa della divinità, nessuno s’accorgerebbe di nulla se un giocatore bestemmiasse in turco.
La realtà è che il bigottismo è cosa difficile da eliminare. Esprimiamo ad Ibrahimovic la nostra solidarietà per l’ingiusta sanzione che, probabilmente, gli verrà inflitta.
La prossima volta dica “mannaggia l’Aduc” che, può star sicuro, non ce la prenderemo.
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